Sono trascorsi ormai 8 anni da quando ho iniziato il mio mandato come Sindaco di Pianezza e credo sia giunto il momento di fare un bilancio; di quanto fatto, di quanto detto e di quanto ancora ci sia da fare.
Sin dal primo giorno, l’obiettivo di questa Amministrazione Comunale è stato quello di ridare lustro e vitalità ad una cittadina che era rimasta ferma per troppo tempo, intrappolata tra i fumi della discarica e le polemiche da essa generate.
Pianezza era un paese ferito nell’orgoglio, che, in questi anni, ha avuto modo di riscoprire il ricco patrimonio culturale, storico, ma anche e soprattutto umano che la contraddistingue. Sono le persone, con le loro volontà, con la loro determinazione, con i loro valori, a fare la differenza; al di là di quella burocrazia e di quelle istituzioni che non sempre si fanno trovare pronte nel momento in cui i cittadini le cercano.
Sono le persone, a fare sempre la differenza, e io non posso che ritenermi fortunato per aver potuto collaborare con persone straordinarie che hanno lavorato fianco a fianco con me con il solo obiettivo di mettersi al servizio di Pianezza e dei suoi cittadini. E non posso che ritenermi fortunato per aver avuto il privilegio di essere stato il Sindaco di tutti questi cittadini, di tutte queste persone.
Questi otto anni di pubblica amministrazione locale mi hanno arricchito, formato e preparato, da un punto di vista professionale e umano. Durante il percorso, ho imparato a districarmi tra le pastoie della burocrazia, tra le paludi di norme sempre più stringenti che ingabbiano e limitano il potere di un primo cittadino che ogni giorno, si confronta con la dura realtà di chi non ha un lavoro o l’ha perso, di chi non ha più un tetto dove dormire con la propria famiglia, di chi ha necessità di assistenza sanitaria o socio sanitaria e si sente abbandonato.
Ho sempre lasciato la porta del mio ufficio aperta, anche contro le indicazioni di chi mi consigliava di aumentare il filtro, ma, per come la vedo io, un sindaco deve essere costantemente in ascolto, perché è proprio in figure come la mia, che i cittadini continuano, nonostante i tempi difficili in cui vivono, a vedere la speranza di essere ascoltati, aiutati, assistiti nel modo migliore possibile.
Ed ecco perché ho scelto di mettere a frutto questa straordinaria esperienza che sto vivendo a Pianezza candidandomi per diventare Consigliere Regionale; per provare a far sentire la mia voce, la nostra voce, in un’Istituzione importante, quale la Regione Piemonte, che ha il dovere di fare di più per chi vi abita. Quindi, statene certi, non ho nessuna intenzione di abbandonare i miei cittadini, né il mio Comune. Al contrario, la mia volontà è quella di sostenerlo e farlo crescere ancora di più, inserendolo in un contesto di territorio più grande e andando a portare su quei tavoli le istanze che ogni giorno voi mi avete sollevato e alle quali, a volte, non sono stato in grado di formulare delle progettualità.
Per fare tutto questo, occorrerà mettersi in gioco di nuovo; ad un livello superiore. È una sfida importante, grande, che affronterò con tutta la determinazione e il coraggio di cui sono capace. Sono pronto a lavorare per il bene di Pianezza e di tutta la Regione, con l’obiettivo di trasmettere il mio modo di agire, di pensare, di vivere il ruolo dell’amministrazione locale, anche all’interno di altre istituzioni.
Io ci sono, con le mie competenze, la mia passione e il mio entusiasmo, ma soprattutto con la collaborazione e il contributo di tutti voi.